Parco Valle del Menago
NATURA - AMBIENTE - ARCHEOLOGIA
Le
prime
testimonianze
di
frequentazione
umana
a
Bovolone
sono
state
rinvenute
in
località
Pila
Culà
e
risalgono
al
Neolitico
Recente
(metà
del
IV
millennio
a.C.
circa).
È
però
durante
l’
Età
del
bronzo
(II
millennio
a.C.)
che
il
territorio
bovolonese
vede
nascere
e
svilupparsi
numerosissimi
insediamenti,
tutti
collocati
lungo
il
paleoalveo
del
fiume
Menago
,
prova
dell’ormai
massiccia
colonizzazione
operata
delle
genti
di
cultura
palafitticolo-terramaricola:
risalgono
a
questo
periodo
infatti
gli
abitati
di
Novarina
,
Gesiole,
Crosare
e
Saccavezza
(
CLICCA
QUA
PER
APPROFONDIRE
)
-
quest'ultimo
in
parte
sepolto
ancora
oggi
all'interno
del
Parco
-,
databili
tra
la
fine
dell'antica
Età
del
bronzo
e
il
Bronzo
recente
(XVIII-XII
secolo
a.C.).
All'interno
del
Parco
Valle
del
Menago,
per
valorizzare
la
componente
archeologica
del
luogo,
su
un
isolotto
artificiale
circondato
dall'acqua
è
stato
ricostruito
un
villaggio
preistorico
.
Al
suo
interno,
attualmente
(2022),
sono
presenti
t
re
capanne,
una
«stalla»
ed
un
recinto
per
le
capre
e
varie
aree
artigianali-
produttive
(una
fornace
per
la
produzione
ceramica,
un’area
per
la
produzione
metallurgica,
un
fornetto
per
il
pane
etc.),
tutte
realizzate
in
maniera
filologica
da
un
team
di
specialisti
di
Tramedistoria
Impresa
Sociale
basandosi
sui
dati
di
scavo
degli
abitati
protostorici
della
pianura
veronese
(due
capanne
e
la
fornace
si
basano
sui
dati
provenienti
da
Crosare
di
Bovolone;
una
capanna
fa
riferimento
all’abitato
delle
Muraiole
di
Cologna
Veneta).
Gli
interni
delle
capanne
sono
stati
arredati
con
suppellettili
e
manufatti
che
rappresentano
copie
fedeli
di
reperti
originali
oggi
esposti
principalmente
presso
il
Centro
Ambientale
Archeologico
Museo
Civico
di
Legnago
(VR).
Le
aree
artigianali
-
destinate
alla
fusione
del
bronzo
e
alla
cottura
dei
materiali
ceramici
-
sono
utilizzate
periodicamente
impiegando
le
tecniche
pre-protostoriche
per
dimostrazioni
al
pubblico
e
alle
scolaresche,
secondo
i
dettami
dell'
archeologia
imitativa
e,
per
ricavare
dei
dati
scientifici,
ai
fini
della
ricerca
dell’
archeologia sperimentale
.
Il sito di Saccavezza
Gli
scavi
condotti
al
sito
di
Saccavezza
,
risalente
alla
media
Età
del
bronzo
(tra
metà
XVII
e
metà
XVI
secolo
a.C.)
e
in
parte
sepolto
in
un’area
del
Parco,
hanno
portato
alla
luce
oggetti
in
terracotta
fra
cui
alcune
“tavolette
enigmatiche”,
un
ridotto
strumentario
in
selce
composto
da
grattatoi,
schegge
o
lame,
punte
di
freccia,
ed
una
piccola
scultura
-
unica
in
area
padana
-
in
palco
di
cervo
o
di
capriolo
che
rappresenta
un
rapace,
probabilmente
un
falco,
con
le
ali
piegate
in
avanti
-
oggi
è
il
simbolo
del
Parco
Valle
del
Menago
di
Bovolone-.
I
reperti
sono
attualmente
esposti
al
Centro ambientale archeologico di Legnago (VR).
Archeologia e villaggio preistorico
SEGUICI SU
Info e orari
Il villaggio preistorico è aperto
•
SU PRENOTAZIONE per le attività
didattiche con le scuole (vedi le pagine
dedicate nel MENÙ) da settembre a
novembre e da marzo a giugno; da marzo a
novembre per visite guidate con gruppi
•
I FESTIVI (vedi la pagina degli EVENTI per
le aperture): mesi di APRILE ed OTTOBRE
dalle 14.30 alle 17.00 - laboratorio per
bambini alle 15.30 (DURATA: 1 H); mesi di
MAGGIO, GIUGNO e SETTEMBRE dalle
15:00 alle 18:30; mesi di LUGLIO e
AGOSTO solo su appuntamento. Il COSTO
di ingresso, comprensivo di visita guidata, è:
adulti € 5,00, bambini 0-3 anni gratis,
bambini e ragazzi fino a 17 anni € 3,00
(SOLO VISITA), € 5,00 (CON
LABORATORIO).
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